Caos, tra cartellini e dubbio rigore
Milan-Roma: otto ammonizioni e, in due casi, secondi gialli che hanno portato alle espulsioni di Karsdorp e Mancini: non è bastata la gestione di Chiffi a calmare la gara, soprattutto al tramonto del primo tempo e in due episodi da gialli non assegnati. L’inizio vede il direttore di gara aiutato dal Var Aureliano, che scorge un movimento del braccio di Abraham lontano dal corpo e con direzione chiara verso il pallone, poi l’impatto: dopo la parata di Rui Patricio su tiro di Theo, consigliata la “on field review”, davanti alla quale Chiffi assegna il rigore. L’arbitro ha sorvolato un giallo di Ibanez e un altro che andava rilevato a Vina su Messias. Gli episodi hanno avuto l’effetto di una miccia che ha quasi preso fuoco al 43′, quando poi c’è stata l’ammonizione per Karsdorp, Theo e Pellegrini. Dopo aver espulso il tm milanista Romeo con doppio giallo in 1′, durante la ripresa, Chiffi ha valutato non da rigore un contrasto lieve tra Tonali-Zaniolo. Dubbi tra Ibra-Ibanez.
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Juve-Napoli
Juventus-Napoli: Buona direzione di Sozza. Un episodio difficilmente rilevabile dal campo. Partiamo proprio da qui: siamo nel primo tempo e il Napoli è da poco passato in vantaggio dopo una punizione calciata da Cuadrado. Mertens a centro area è a contatto con Morata e allarga il braccio. Poi, proprio quando sta per passare la palla, nell’atto del ritiro, respinge il tiro del colombiano. Il braccio non è attaccato al corpo e va a chiudersi verso la palla: ed è proprio per questo che il Var Irrati avrebbe dovuto consigliare la review all’arbitro per un rigore che sarebbe stato giusto. Regolare l’1-1 della Juve: a inizio azione, Bernardeschi-Demme, contatto minimo e non da intervento del Var. Nel finale, contatto De Ligt-Di Lorenzo in area bianconera: troppo leggero per assegnare un rigore.
Milan: da rigore e da non rigore
Tiro di Theo Hernandez. Il pallone passa sul braccio sinistro di Abraham, larghissimo, fa il movimento verso il pallone stesso, decisamente punibile. Ecco il primo indizio decisivo: la rotazione del pallone non cambia mai, gira nello stesso verso e alla stessa velocità. Lo avesse anche solo sfiorato, si sarebbe notata la differenza. Da tutte le immagini, il pallone segue la stessa linea. Questo per dire che certezze di un rigore non ce ne sono. Se non l’evidenza di un tocco che non c’è. E allora, è molto più punibile l’entrata di Mkhitaryan nei confronti di Krunic. E lo diventa anche la pizzicata di Tonali su Zaniolo. Chiffi si dovrebbe rivedere anche, e forse soprattuto, la ginocchiata di Ibra su Ibanez. A proposito di Milan, l’ex attaccante George Weah ha festeggiato i suoi 55 anni tra politica, calcio e religione.