In un blog dedicato al fisco non possono mancare le riflessioni sulle forme di rendimento che possono essere generate con il Web. Questo tipo di ricchezza non è più una novità da molti decenni, tantissimi professionisti informatici o persone brave con il computer hanno da subito imparato a sfruttare le potenzialità della rete Internet per creare servizi, prodotti, apprendere mestieri o scoprire attività finanziarie.
Che cosa ne pensa il fisco di tutto ciò? La macchina tributaria è molto complessa e di leggi ce ne sono davvero tante da analizzare, una cosa è certa se le entrate sono continuative, inquadrate in un’attività che è continuativa e non occasionale i redditi prodotti vanno dichiarati.
Per ogni entrata economica derivante da attività, servizi, professioni, prodotti il contribuente deve e può costruirsi un profilo giuridico ad hoc, oppure usare gli strumenti di certificazione di un pagamento o entrata esistenti. Le cose sono rese ancora più semplici all’estero perché il mondo dei lavoratori digitali e anche itineranti è una realtà da molto tempo.
Imparare una professione digitale
Significa letteralmente imparare un lavoro e cercare delle aziende che ti assumano online attraverso dei contratti idonei, oggi si chiama smart working. I lavori che servono nel web sono davvero tanti, partendo dal semplice saper scrivere o disegnare, saper creare una struttura di codice, saper gestire una pagina social, avere competenze di rappresentanza commerciale digitale, applicare tecniche di marketing complesse.
Aprire un blog redditizio
Con il web si riescono a creare dei redditi attivi (conseguenza diretta di un servizio offerto, di uno prodotto venduto, di una professione svolta), dei redditi passivi è tutto ciò che abbiamo indicato ma non necessitano il lavoro costante della persona.
Ad esempio, le affiliazioni tramite banner pubblicitari, link info marketing, pagine vetrina dedicate a prodotti o servizi. Le società spesso pagano per un’iscrizione o un prodotto acquistato grazie alla pubblicità pubblicata in un blog (succede con molte piattaforme digitali, ad esempio nel mondo delle scommesse e dei giochi di casinò su questo sito) oppure per la semplice visualizzazione o ingresso nella pagina. Il traffico è autonomo e il lavoro da svolgere è solo curare il blog, renderlo interessante e scegliere banner o forme pubblicitarie attraenti con prodotti e servizi davvero utili.
Aprire un e-commerce
Come si apre un negozio in una città si possono creare i negozi online, anche dei veri e propri centri commerciali infiniti. L’esempio più famoso è Amazon che non è un semplice e-commerce, è un aggregatore di mini realtà produttive che distribuiscono numerosi prodotti, è Google o Microsoft che hanno un loro store interno di prodotti. Alcuni artigiani e artisti non riuscendo ad aprire una propria galleria o un proprio negozio decidono di crearsi una vetrina online sfruttando piattaforme come Amazon, Etsy fino ad arrivare a siti personali veri e propri integrati con tanto di App e pagine social.
Imparare il trading tradizionale o sulle criptovalute
Un’attività che è esplosa è in questi decenni è il trading online, un’attività di investimento sui movimenti degli indici finanziari e ora sulle criptovalute. Si tratta di un’attività complessa e che se si sceglie bisogna farla con i broker affidabili, anche le banche tradizionali hanno aperto la possibilità di investire sui movimenti degli indici oltre che a prodotti specifici per chi investe nella borsa tradizionale.