La dichiarazione dei redditi è innanzitutto un obbligo che molti cittadini hanno con lo Stato attraverso l’Agenzia delle Entrate. Il testo di riferimento per capire come funziona è il TUIR, Testo Unico delle Imposte sui Redditi, redatto e introdotto nell’ordinamento nel 1986 e con modifiche importanti ogni anno.
La dichiarazione delle entrate serve a dichiarare il proprio reddito a fini fiscali, quindi far conoscere allo stato quelle entrate obbligatorie da inserire su cui poi saranno applicate tasse e imposte. Nella compilazione e nel conteggio ci vengono in aiuto anche i sostituti di imposta che pagano loro al posto nostro le nostre tasse con i soldi che dovrebbero dare a noi. Sono molte le società oltre ai datori di lavoro che svolgono il ruolo di nostri sostituti di imposta.
Chi ad esempio gioca all’enalotto, al gratta e vinci, compila ogni domenica la schedina sa che le vincite vengono consegnate già tassate, quindi al netto. Invece chi gioca tra scommesse e casinò nelle piattaforme straniere ma legali come www.18bet.eu, le vincite andranno inserite nelle caselle apposite in Altri redditi. La composizione della dichiarzione dei redditi apre un articolo a parte, perché è un argomento molto lungo, seguiteci perché lo approfondiremo a parte.
Come funziona la dichiarazione dei redditi
Nella dichiarazione dei redditi annuali vanno inseriti i redditi dell’anno precedente per tantissimi motivi. Un anno solare infatti viene considera o anno di imposta o periodo di imposta, per considerare tutti i suoi movimenti, dinamiche, collegamenti, maturazione di crediti o debiti lo Stato ha scelto di far dichiarare nella DR del 2021 le entrate del 2020, in quella del 2020 le entrate del 2019 e così via. Non è così semplice il motivo, infatti, dalla dichiarazione dei redditi lo stato acquisisce anche delle informazioni importanti per possibili aiuti economici. L’Inps infatti considera i dati rilasciati nell’AGE e dichiarati ogni anno attraverso l’ISEE. Ci sono tantissimi casi dove lo Stato non considera l’anno precedente ma la situazione contabile di due anni prima, di casi ce ne sono tantissimi.
Quello che dovete sapere è che la dichiarazione dei redditi è annuale, è unica e può essere corretta quando ci sono degli errori, è un atto formale, viene considerata dagli esperti di legge ed economia anche una dichiarazione di scieza o atto di natura confessoria (fonte: laleggepertutti).
Dichiarazione dei redditi: altre informazioni tecniche importanti
Esistono diversi modelli di dichiarazioni dei redditi, ovvero ci sono dei modelli destinati a determinate categorie di contribuenti, ad esempio dipendenti e pensionati usano il 730, i sostituti di imposta il 770.
Tutti i modelli dal Reddito per le persone fisiche al 730 sono poi suddivisi in tantissime voci che considerano le entrate fisse, stabili provenienti da attività professionali (pubblico e privato), enti previdenziali ma anche da società, immobili da investimento messi in affitto, quote societarie, diritti vari, eccetera.
Non devono presentare la dichiarazione dei redditi le persone che non percepiscono alun reddito, quelli che percepiscono solo redditi da lavoro dipendente o derivanti da abitazione principale. Ci sono anche delle fasce di reddito o delle entrate che dal fisco non sono considerate perché non sono costanti oppure non sono molto alte. Si apre così un capitolo a parte sulle altre entrate e anche sul calcolo dell’Irpef che avviene proprio con la presentazione della dichiarazione dei redditi.